Non so se faremo un sito web per Mistral, ma può essere utile avere i testi da leggere, perché sono veramente belli. Mi raccomando, comprate il disco, che in realtà è un audio-libro. E’ un lavoro spettacolare, un incontro di musica, testi, pittura. Veramente il maggior lavoro che la nostra compagnia abbia mai fatto. Per ordinare il disco “Mistral” scrivete a info@aquero.it

 

ANCIEN REGIME

Conti baroni aristocratici
Ancien régime
Vecchie parrucche marchesi e principi
Ancien régime
Morte ai tiranni
Morte ai tiranni
Fine dell’ancien régime
Nobili dame merletti e trine
Dell’ancien régime
Lunghe sottane di monsignori
Dell’ancien régime
Morte ai tiranni
Morte ai tiranni
Fine dell’ancien régime
Il vostro mondo sta per crollarvi addosso
Con fragore vi seppellirà

Via di qua chi ci salverà
Via di qua per andare dove non si sa
Via di qua brucia la città
Via di qua chissà chi di noi si salverà
Con il cuore in mano
Vita da banditi
Senza più una meta
Senza più una casa

Conti baroni aristocratici
Vecchie parrucche marchesi e principi
Ancien régime
Morte ai tiranni
Morte ai tiranni
Fine dell’ancien régime
Nobili dame merletti e trine
Dell’ancien régime
Lunghe sottane di monsignori
Dell’ancien régime
Morte ai tiranni
Morte ai tiranni
Fine dell’ancien régime
Un nuovo mondo davanti ai vostri occhi
sta crescendo e vi travolgerà

Che sarà della nobiltà
Che sarà della storia e della civiltà
Chi vivrà forse capirà
Chi vivrà senza niente in mano resterà
Il destino infame
non fa prigionieri
anime provate
anime perdute

 

UNA BARCA SUL PO

Chiude gli occhi e dorme dorme il grande fiume
Un’antica nenia chiama dalle rive
Lenta la mia barca scivola leggera
Carezzando l’onda nella notte
Solo il remo acuto quasi come freccia
Lo ferisce al cuore senza far male

Anche tu bambino dai capelli mori
Sogni la tua casa che non rivedrai mai più
Fuggi da un destino che ti ha reso preda
Fuggi da una storia troppo grande per te
Ma nel cuore porti ancora la provenza
I profumi aspri e fieri del mistral

Dormi
Che il fiume ti porta via
Dormi dormi
Che il fiume ti porta via

Corre tra le nebbie corre il grande fiume
Di argini dolenti lava le ferite
Campanili austeri scoccano le ore
Costeggiando valli addormentate
Sotto vecchie arcate gonfie di memoria
Silenziosamente lontano va

Tu bambino forte che non ha paura
Anche se nessuno adesso ti consola
Guardi fuori e il mondo intero ti sorprende
Nei tuoi occhi tutto è un’avventura
Dove andrai non c’è nessuno che ti attende
Chi diventerai il cielo lo dirà

Dormi
Che il fiume ti porta via
Dormi dormi
Che il fiume ti porta via

 

ARLECCHINO AMORE

Rosso più dei melograni
Alto più degli aquiloni
Insistente e dolce più di pioggia chiara
Forte più dei fili d’erba
Minaccioso e austero più dei temporali
Biondo più del grano

Colorato amore
Tutto intorno è come te
Non importa niente
Arlecchino amore
Mi colorerò di te
E non ho paura

E’ l’età
Di guardare il mondo
Con occhiali blu
Anche tu
Senza ali puoi volare

Dimmi che sarà di me
Dimmi che non scenderò
Laggiù il mondo tace lontanissimo
Quasi non si vede più
Questo paradiso ne ho bisogno anch’io
Troppo grande è il cuore mio

Colorato amore
Colorato amore
Tutto intorno è come te
Non importa niente
Arlecchino amore
Mi colorerò di te
E non ho paura

E’ l’amore
il gancio che sostiene
ogni cosa che c’è
è l’amore
a far girare il mondo intero

 

RANDAGI

Di fulmini
La volta nera si graffiò
E grandine
Quell’universo rovesciò
Come lunghi artigli
Non c’è mai tregua per noi
Sotto un cielo amaro
Anche se colpe non hai
Ti raggiungerà
Piove sulle ferite di una vita persa
Poveri randagi
Marchio di condanna

Chiude gli occhi la città
Non ti guarda ma lo sa
Aggrappato ad una mano
Ho gridato aiuto

Ai margini
Dell’esistenza ci lasciò
E naufraghi
Il grande mare vomitò
Sopra terre antiche
Inutilmente lottai
Stanco di fuggire
Suoli stranieri toccai
Senza dignità
Siamo foglie sbattute dentro la tempesta
Senza più una meta
Senza più una casa

Chiude gli occhi la città
Non ti guarda ma lo sa
Aggrappato ad una mano
Ho gridato aiuto

 

CARPE DIEM

Gira la ruota
Prendi una carta
Alza la posta
E la fortuna e qui
Dietro le spalle
Chiudi la porta
Un’altra carta
E non pensarci su

Carpe diem
Carpe diem
Cos’altro c’è
Carpe diem
Carpe diem
Prendi un caffè

Rivivere per vivere
Scrivendo un’altra storia
Rinascere per nascere
Non c’è una vita sola

Un foglio bianco
Nuovo di zecca
Non è da tutti
Una seconda chance
Dimenticare
Tutto il passato
Ricominciare
E chi vivrà vedrà

Carpe diem
Carpe diem
Cos’altro c’è
Carpe diem
Carpe diem
Prendi un caffè

Rivivere per vivere
Scrivendo un’altra storia
Rinascere per nascere
Non c’è una vita sola

Rinascere per nascere
Vivendo un’altra volta
Rivivere per vivere
Non c’è una sola storia

 

SPLENDIDA SCHIZOFRENIA

Guarda questo secolo pazzo cosa fa
Vive in una sua splendida schizofrenia
Prima ti deruba senza alcuna pietà
E poi ti rende tutto quanto ti ha portato via
E’ cambiato il vento per fortuna anche da noi
Dopo lunghi inverni di miseria e carestia
Restaurare adesso è la filosofia
E’ giunto il tempo di pensare un poco più a sé

E’ un buon partito per me
E’ un’occasione da re
Non lo devo far scappare via
Comunque sia
Lo sposerò
E forse lo amerò
Non lo voglio far scappare via
Chiunque sia

Non sto cercando denaro o nobiltà
Ma soltanto il tuo amore
Non ti prometto una dote o vanità
Ma soltanto il mio amore per te

Le campane a festa nell’aria suonano
Cancellando gli anni cupi della prigionia
A Parigi ordine a calma regnano
Non è successo niente tutto è come prima grazie a Dio
Il blasone torna a risplendere con te
Tu sei la bandiera della nostra dinastia
Un futuro roseo ci sorriderà
E’ nelle tue mani e tutto dipende da te

Piove dal cielo per me
Come un regalo del re
Se lo lascio ritornare via
E’ colpa mia
Lo ammalierò
E poi lo convincerò
Se poi me lo lascio andare via
E’ colpa mia

Innamorandomi solo di te
Non ti voglio cambiare
Addormentandomi pensando a te
Cerco solo la felicità

 

COME UN FALCO IN VOLO

Venerdì senza domani
Opprimente oscurità
Con la vita tra le mani che va
Una scena che si chiude
E mai più si riaprirà
Passi incerti di un viandante che se ne va
Poi qualcuno chiama me
chi sei
mi giro e cerco te
forse è stato il vento o un mormorio
forse il gesto caldo di un addio
lasciami andar via

Venerdì senza domani
Che si srotola di qua
Con la testa tra le mani chissà
Troppo breve l’esistenza
Troppe colpe sconterà
Sotto un cielo senza stelle finisce qua
Poi qualcuno chiama me
chi sei
mi giro e vedo te
come hai fatto ad arrivare qui
cosa ti ha portato fino a me
non andare via

L’amore è come un falco in volo
ti rapisce in alto e ancora su
là dove le ombre si dissolvono
il tuo sguardo mi incatena

Venerdì senza legami
Abbagliante maestà
Che rischiara l’orizzonte più in là
Una voce che mi attira
Non importa che sarà
Il domani fra le mani ritornerà
Poi qualcuno chiama me
chi sei
mi fiderò di te
finalmente sei arrivato qui
aspettavo incerto solo te
resta ancora un po’

L’amore è come un falco in volo
ti rapisce in alto e ancora su
là dove le ombre si dissolvono
il tuo sguardo mi incatena

 

SI DICE IN GIRO

Si dice in giro che una novità
Corre tra i vicoli della città
Non voglio illudervi con grandi meraviglie
Ma solo spalancare le porte

Non dovrei nemmeno parlare
Sono cose che già sapete
Di quest’uomo che dovrei dire
E’ un miracolo da guardare
Lui non è come tutti gli altri
Non vuol fare il pozzo di scienza
Lui cammina un passo più avanti
E’ la nostra viva coscienza
Al mercato lo puoi incontrare
Trova il tempo per ascoltare
Puoi parlargli di ogni tuo male
Che ti riesce a consolare

E quando parla
La lingua della gente
Nella sua bocca suona
Come un libro sapiente
E quando parla
Staresti ad ascoltare
Per ore, ore e ore
Finché non muore il sole
Che infiamma le vetrate
Di una cattedrale d’oro

Non si può tacere di un prete
Che ogni giorno sale all’altare
Ma non sta soltanto a pregare
Dorme poco ha troppo da fare
Lui non è come tutti gli altri
Monsignore da riverire
Se lo vedi in mezzo ai malati
Sta sicuro che è per servire
Poi la sera torna sfinito
Ma di questo no non si pente
Spende tutto senza risparmio
E per sé non tiene niente

E quando parla
La lingua della gente
Nella sua bocca suona
Come un libro sapiente
E quando parla
Staresti ad ascoltare
Per ore, ore e ore
Finché non muore il sole
Che infiamma le vetrate
Di una cattedrale d’oro

 

MISTRAL

Sulla brughiera arsa dal sole
Torna a soffiare impetuoso il mistral
Chiazze di fiori
Cavalli bradi
I suoi profumi arrivano al mare

Sveglia ancora
Cuori dormienti
Nella notte scura
Parla di un mondo che non c’è

Una voce arriva
Fino al cuore
Vedrai che risponderò
Oltre il cuore
Che fa male
Vedrai che io ci sarò

Lungo le sere abbandonate
Torna impetuoso a soffiare il mistral
Limpide acque
Torrenti in piena
L’urlo che sale lacera il mare

Scuote ancora
Mille pensieri
Nella mente chiara
Prepara un mondo che non c’è

Una voce arriva
Fino al cuore
Vedrai che risponderò
Oltre il cuore
Che fa male
Vedrai che io ci sarò

Oltre chi sei oltre la nullità
Oltre chi vuoi oltre la falsità
Un amico al cuore fa condividere
La malìa che si chiama vivere

Una voce arriva
Fino al cuore
Vedrai che risponderò
Oltre il cuore
Che fa male
Vedrai che io ci sarò

 

SALVE REGINA

Salve, Regina, mater misericordiae;
vita, dulcedo et spes nostra, salve.
Ad te clamamus, exules filii Evae.
Ad te suspiramus, geméntes et flentes
in hac lacrimarum valle.
Eia ergo, advocata nostra,
illos tuos misericordes oculos
ad nos converte.
Et Iesum, benedictum fructum ventris tui,
nobis, post hoc exilium, ostende.
O clemens, o pia, o dulcis Virgo Maria.